Lettera di protesta da parte di un cittadino beneventano

Pubblichiamo di seguito la lettera di protesta pervenutaci dal cittadino Libero Bovino, ex lavoratore ASIA

“Mi chiamo Libero Bovino, faccio parte di un gruppo di lavoratori Usati finchè ce né stato bisogno, ma poi raggiunto lo Scopo, siamo stati dismessi come delle scarpe vecchie, perché anche se ancora Resistenti ed in ottimo stato, eravamo diventate troppo Strette per Qualcuno. Noi siamo il comitato degli ex interinali asia, EX, una volta interinali ma poi categoricamente disoccupati, con problemi di occupazione, economici e con moglie e figli a carico, ma tutto ciò non interessa minimamente l’attuale Giunta Sovrana, tutto ciò non fa parte del loro programma, come ci fu conferito dall’attuale primo cittadino in un nostro precedente incontro, insomma secondo il loro parere chi è disoccupato a Benevento, non ha diritto a Vivere e questa non si chiama parità di Diritti. Parliamoci chiaro, negli anni, chi ha governato a Benevento, compresa l’attuale giunta dei “Pirati del Galeone Mosti”, per vincere le elezioni, si sono dovuti appoggiare ad una solida spalla, costituita dal 30% della popolazione sannita, quella volgarmente ritenuta “Dì muort’e Famm”, della povera gente, dei disoccupati, di chi ha seri problemi economici e familiari, corrompendola sempre nel solito modo, promettendo un futuro migliore e un lavoro sicuro, perché è risaputo, la povera gente non ha pretese particolari, ma chiede solo un umile lavoro. Questo 30% siamo noi, e in ogni parte di Benevento si odono voci di protesta, siamo stanchi, Amareggiati, Delusi di questi continui scandali e di non essere presi in considerazione, noi dobbiamo unirci in un unico gruppo, e chi con onestà si sentirà sicuro di voler portare avanti la nostra causa politicamente, si dovrà attenere alle nostre regole, dovrà dimostrare all’Italia intera, che Benevento e i suoi abitanti non sono gli ultimi della Campania, i “Desaparecidos”, i “Dimenticati”, quelli che non hanno nessun valore nei confronti delle altre 4 province campane, dovranno dimostrare che i Sanniti sono ancora quei guerrieri che riuscirono a sconfiggere l’imbattibile, ma non per noi, esercito Romano. Dovranno proporre e anche imporre innovazione industriale, e sarebbe proprio ora, far partire finalmente i lavori per la rete autostradale, per gli appalti pubblici, a prescindere a chi verranno affidati, dovranno applicare una legge, il nome è diverso ma io la chiamo della sopravvivenza, che imporrà almeno il 50% della manodopera prettamente Sannita, far partire finalmente un progetto serio che incrementi il turismo, in Romania anni fa hanno pensato al conte Dracula e ancor oggi è fonte di interesse per i turisti di tutto il mondo, noi a Benevento abbiamo le Streghe, presenti nella storia, conosciute in tutta Italia, perché non valorizzarle, penso che non abbiano nulla da invidiare al conte dracula, basterebbe mettere in atto Fantasia e soprattutto voglia di fare. Per concludere, noi vogliamo una politica semplice, fatta di progetti veritieri e senza interessi personali, una politica che dia ai “Beneventani quello che è dei Beneventani, un lavoro sicuro e una vita dignitosa per le loro Famiglie!”, non è poi così difficile! Grazie!”

Lettera di protesta da parte di un cittadino beneventanoultima modifica: 2013-04-11T23:45:00+02:00da beneventolibera
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Un pensiero su “Lettera di protesta da parte di un cittadino beneventano

  1. Caro Bovino, nell’esprimere tutta la mia più piena solidarietà ai tuoi sentimenti (relativi all’amministrazione e alle sue politiche, ovviamente) ti dico da subito che l’unica cosa che ti consiglio di non suggerire al nostro sindaco è quella di seguire l’esempio “rumeno”. Non fosse altro perchè, come tu stesso hai implicitamente detto, noi i “dracula” (in politica) ce li abbiamo già avuti e ce li abbiamo, per cui pensare di valorizzarli non mi sempre sia proprio il caso, visto le condizioni in cui ci siamo precipitati a Benevento, come tu stesso denunci.
    Ma detto questo, quello che mi sento di dirti è semplicemente che, senza lunghe e profonde analisi, sono d’accordo sul fatto che non è necessario che gli amministratori siano “animali politici”, basta essere di semplici virtù e soprattutto concepire l’impegno politico come impegno di “servizio” e non come “business for business”. Non aggiungo altro. Spero solo che il nostro comune sentire a riguardo diventi la maggioranza del comune sentire di tutti i nostri concittadini.
    Con viva cordialità.
    Cosimo Nicchiniello

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