Luigi Bocchino, promotore insieme ad altri del Movimento a Benevento e provincia, ha sottolineato che il sistema elettorale con cui i cittadini saranno chiamati a votare non consentirà di eleggere un governo in grado di governare, non consentirà ai cittadini di scegliere il proprio candidato, ed in tale scenario il movimento Energie per l’Italia può essere determinante. “Attraverso il movimento – ha spiegato Bocchino – così come sta avvenendo a livello nazionale, anche a Benevento e provincia stiamo aggregando tante persone stanche dei vecchi metodi di far politica e che chiede la soluzione dei problemi. Tutta la provincia di Benevento, ha tante emergenze soprattutto per la mancanza di infrastrutture e di reti adeguate di comunicazione che impediscono lo sviluppo del territorio. La disoccupazione giovanile è al 50%, ma nessuna iniziativa viene messa in campo per questa provincia che resta sempre più isolata. Per questo motivo, bisogna ritornare alla buona politica”. Il consigliere regionale Gennaro Salvatore, ha plaudito alle iniziative che il coordinamento di Benevento sta mettendo in campo, perché, ha spiegato “in questa epoca tecnologica in cui tutti comunichiamo con tutti attraverso i social, è importante potersi confrontare di persona su argomenti che riguardano i territori, che spesso i politici non conoscono. Stefano Parisi, attraverso Energia per l’Italia, sta proponendo un nuova offerta politica. Stasera ho conosciuto i problemi di Benevento e della Valle e da queste informazioni noi possiamo ricavarne un programma calato sui territori”. Vaccaro ha plaudito per l’iniziativa telesina, per quelle che già sono state messe in campo nel Sannio e per le prossime in programma. “C’è un fermento ed interesse – ha detto – per la novità che noi stiamo proponendo. Sulla scheda elettorale ci sarà anche Energie per l’Italia, che rappresenta uno spiraglio di novità perché facciamo nostra l’idea di modernizzazione dell’Italia che Stefano Parisi ha in mente. Parisi, ha una storia di attività già svolte finalizzate a modernizzare e semplificare la pubblica amministrazione, ed il suo obiettivo è portare la cultura della modernità per il nostro Sud e nel cuore della burocrazia. La legge elettorale, ci consentirà di entrare in governo perché così come strutturata nessuno vincerà. Vogliamo creare un rapporto adulto con i luoghi decisionali ed abbiamo la possibilità di dare potenzialità e nuove energie, al di la degli schieramenti soliti. Berlusconi e Renzi, con questa legge hanno rinunciato a vincere, e noi dobbiamo emergere. E’ una sfida accattivante per cambiare gli attuali equilibri ed attuare la nostra idea di modernizzazione dell’Italia”.
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