In data odierna il sottoscritto Avv. Luigi Bocchino, Presidente dell’Associazione “Benevento Libera”, ha formalizzato una denuncia nei confronti del Sindaco di Benevento Sig. Mario Clemente Mastella dinanzi alla Procura della Repubblica di Benevento in relazione alle continue telefonate domenicali che lo stesso Sindaco ininterrottamente, da marzo 2020, fà a migliaia di cittadini beneventani sulle proprie utenze telefoniche. Dette telefonate raggiungono anche coloro, e sono la stragrande maggioranza, di cittadini che non hanno mai autorizzato il Sindaco a telefonarli: nè tampoco si sono iscritti all’App pubblica per ricevere informazioni in caso di emergenza e calamità naturali che dovessero colpire il territorio comunale. Di recente, con l’approssimarsi della scadenza elettorale di ottobre 2021 per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale di Benevento, Mastella, ammesso e non concesso che potesse farlo per i soli fatti emergenziali,
affronta i temi dell’attualità politica, a livello nazionale e locale, e dell’attività amministrativa della sua giunta per le cose fatte e per quelle a farsi senza alcun contraddittorio. Siccome l’esposto-denuncia già presentato nel mese di aprile 2021 al Ministro dell’Interno, per il tramite del Prefetto di Benevento, ed al Garante per la Protezione dei Dati Personali, in relazione a dette continue illecite telefonate non ha sortito alcun effetto, si è resa necessaria l’odierna denuncia in sede penale con la speranza che le telefonate si interrompano. Non è consentito, sul piano politico, che un App esclusivamente dedicata per fatti emergenziali eccezionali che dovessero accadere in città sia stata ridotta a cassa di risonanza delle valutazioni politiche e delle iniziative amministrative del Sindaco: telefonate che non possono assolutamente gravare sui cittadini e ledere la loro privacy . Vi è un uso distorto di uno strumento di informazione emergenziale: rimane solo il fine di mera propaganda elettorale personale come evidenziato da quasi tutte le forze politiche presenti a Benevento che comporta, non solo un illecito penale ed un danno erariale al Comune, ma violazione delle regole democratiche di confronto e partecipazione politica.
avv. Luigi Bocchino