Debitori, vittime della società e del Governo. Soli ed ora senza neanche l’assistenza

Il Governo a guida Monti, prima di lasciare ha emanato il Decreto “Salva Italia con una “sorpresa” per i lavoratori e pensionati.

Il Professor Monti, ancora una volta ha saputo beffare gli italiani e fare la barba ai soliti noti: i meno abbienti. L’ultimo colpo di coda del Governo tecnico è la norma dei pignoramenti degli stipendi ai  lavoratori dipendenti e ai pensionati.

Non basta la crisi, l’Imu, la Tares e l’inflazione ad impoverire gli italiani: la ciliegina sulla torta, di una povertà senza via d’uscita, sarà la nuova norma, celata ben benino, in quello che – senza pudore, ormai – possiamo annoverare come il Decreto Sfascia Italia.

Le pensioni che superano i 1.000,00 euro e gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono per forza accreditati su conti postali o bancari. Una scelta motivata dalla lotta all’evasione fiscale, in modo che potranno essere controllati tutti i movimenti finanziari. Benissimo, se fosse solo questo il motivo, c’è da chiedersi in che  misura incide “l’evasione” prodotta dai lavoratori dipendenti e dai pensionati, quando il prelievo fiscale è a priori sul cedolino paga e assegno pensionistico ???. Se si considera che, per tutti i pensionati e lavoratori che hanno contratto dei debiti, ora il creditore potrà decidere di pignorare – tramite la banca – tutto lo stipendio, vuol dire che agli stessi non resterà nulla, come invece prima garantiva l’articolo 545 del Codice di Procedura civile:

Non possono essere pignorati i crediti alimentari. Non possono essere pignorati crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza” .

Quindi, secondo questa legge, alle persone sopra menzionate deve rimanere un 1/5 dello stipendio almeno per vivere dignitosamente.

 La domanda e spontanea: questi debitori come faranno a vivere?

La risposta viene altrettanto spontanea: saranno schiavi dell’usura e della povertà, potenziali vittime della criminalità.

Domenico Forgione

Segretario Generale Confederale Provinciale CISAL Benevento

Debitori, vittime della società e del Governo. Soli ed ora senza neanche l’assistenzaultima modifica: 2013-05-06T01:09:00+02:00da beneventolibera
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