La Sezione Regionale della Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale deliberato dal Consiglio Comunale di Benevento. E non poteva essere altrimenti in quanto detto piano lungi dal definire esattamente il disavanzo di amministrazione era carente nei modi e nei tempi necessari propri per ripianare detto disavanzo e per finanziare i debiti fuori bilancio. Il piano di alienazione degli immobili comunali è miseramente fallito, sia per la poca appetibilità di mercato quanto per la sopra valutazione degli stessi; né si è tentato di razionalizzare i servizi comunali e le società partecipate. Ora non resta che confidare nella clemenza della Corte in quanto, dal punto di vista giuridico, la facoltà concessa al Comune di ripresentare un nuovo piano entro 90 giorni è espressamente condizionata all’avvenuto conseguimento di un miglioramento, inteso sia come aumento dell’avanzo di amministrazione che come diminuzione del disavanzo di amministrazione. Il chè, dati i numeri fisiologici del deficit strutturale ed economico del Comune di Benevento, appare alquanto improbabile: a meno che come al solito non si voglia scaricare il tutto sul cittadino contribuente, a partire dalle aliquote della Tasi.
Resta il dato politico che mentre l’orchestra del Partito Democratico si appresta a festeggiare l’elezione del napoletano Paolucci in Europa, con conseguente ritorno della napoletana moglie di Bassolino in Parlamento, grazie ai tanti voti conseguiti nel Sannio, la nave democratica al Comune di Benevento affonda inesorabilmente tra debiti e disordine gestionale.
Non ci resta che sperare quanto prima in una primavera civica beneventana !