L’Italia arretra ed il Governo nazionale punta sul TFR per recuperare credito

logo cisal piccoloIl TFR (Trattamento Fine Rapporto), ovvero la liquidazione per chi ancora c’è l’ha, rappresenta da sempre un fondo aggiuntivo dei lavoratori, una sorta di “salvadanaio” per il futuro, da usare per le proprie esigenze familiari.  Il Governo vuole anticipare l’utilizzo di questo istituto e, dal 1° gennaio 2015, restituirlo in busta paga.  Questa operazione finanziaria, a detto dai nostri governanti, farà ripartire i consumi fermi ormai da troppo tempo.    Se proviamo a fare un’analisi di ciò notiamo che, attualmente gli accantonamenti annuali del TFR, di questi, una prima quota regolata dalla legislazione vigente, è considerata come il principale strumento di finanziamento della previdenza integrativa, una seconda quota è versata dalle imprese con più di 50 dipendenti all’INPS e, la terza quota, costituisce finanziamento per le piccole imprese. Con il TFR in busta paga, si provocherà, se non ci saranno interventi compensativi, il declino della previdenza integrativa, un notevole ammanco alle casse dell’INPS e, il fallimento delle piccole imprese.   Se questo è l’obiettivo, riteniamo che la strada non è quella giusta ma, a nostro avviso, il percorso da seguire resta sempre la riduzione delle tasse.   Quindi concludendo, la liquidazione in busta paga, potrebbe essere cumulata con gli altri redditi, considerato che non è chiaro quale sarà il trattamento fiscale, ed a trarne vantaggi sarebbe solo ed esclusivamente il fisco e non i consumi.

Domenico Forgione                                                                           Segretario Generaele  Unione Provinciale  CISAL Benevento

L’Italia arretra ed il Governo nazionale punta sul TFR per recuperare creditoultima modifica: 2014-10-28T09:16:57+01:00da beneventolibera
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